ISO 50001 “Energy Management” I primi riscontri nel mondo

Sul numero di marzo di ISO Focus +, il mensile redatto dall‘ISO, è riportato un interessante articolo sull‘applicazione che la ISO 50001:2011 ―Energy management systems – Requirements with guidance for use, norma elaborata dall‘ISO/TC 242 ―Energy management, gruppo le cui attività sono seguite dal CTI e pubblicata in Italia come UNI CEI EN ISO 50001:2011, ha avuto a livello mondiale da quando è stata pubblicata alla fine dello scorso anno. Le statistiche compilate a gennaio indicano che circa 100 organizzazioni in ben 26 differenti Stati hanno già ottenuto la certificazione e stanno raccogliendo i benefici consistenti in:

  • un aumento dell‘efficienza energetica, dove ―l‘efficienza energetica” di un sistema, sia a livello industriale che civile, è la capacità di sfruttare al meglio l’energia di cui il sistema stesso dispone, in maniera per l’appunto “efficiente”. In altre parole il sistema deve riuscire a soddisfare i bisogni col minor consumo possibile di energia;
  • una riduzione dei costi;
  • un miglioramento del rendimento energetico, dove il ―rendimento energetico, espresso generalmente in percentuale, è il valore che indica il rapporto tra la quantità di energia resa e la quantità di energia acquisita dal generico sistema. Parlando di energia sotto forma di potenza si può affermare che il rendimento è il rapporto tra la quantità di potenza ceduta e la quantità di potenza assorbita da un generico sistema. 

La ISO 50001 rappresenta un esempio di norma internazionale volutamente nuova, che stabilisce il percorso da seguire per i grandi e piccoli impianti industriali e per le strutture commerciali, istituzionali e pubbliche che vogliono migliorare il sistema di gestione dell‘energia. Infatti, una organizzazione che migliora il suo rendimento energetico ottiene rapidi benefici, che vanno dal massimizzare l‘utilizzo delle risorse energetiche e del relativo assetto energetico alla contemporanea riduzione sia dei costi che dei consumi energetici. Tuttavia l‘ISO ha deciso di effettuare un‘intervista sul campo alle prime quattro organizzazioni che hanno adottato la ISO 50001 così da verificarne gli effettivi vantaggi. Le organizzazioni interpellate provengono da quattro settori estremamente diversi tra loro, in modo da stabilire se effettivamente tutte loro abbiano realizzato i sopra citati benefici. Sono stati pertanto intervistati i direttori o gli amministratori delegati di:

  1. Un‘industria produttrice di bevande analcoliche, avente sede in Inghilterra e che possiede il più grande impianto di produzione di bevande d‘Europa, che è stata la prima azienda del settore alimentare e delle bevande ad ottenere la certificazione ISO 50001, nell‘intento di riuscire a realizzare l‘obiettivo di diventare una azienda a bassa emissione di carbonio, in considerazione del fatto che, dal 2007 ad oggi e a seguito dell‘applicazione della ISO 50001, l‘impianto ha già ridotto il consumo di acqua del 10% e quello di energia del 16,5%.
  2. Un‘azienda marittima con sede nel Regno Unito e negli USA, che gestisce 57 navi, inclusa una flotta di trasporto di gas e una petroliera, che è stata la prima azienda marittima al mondo certificata ISO 50001, mirando ad una riduzione, nel giro di due anni, dell‘impiego di combustibili del 5%. Tale processo è stato attuabile grazie all‘adozione di un sistema di monitoraggio dell‘amministrazione dell‘energia dell‘intera flotta, che consente di ottenere una misurazione accurata del consumo di combustibile, unica possibilità per una sua corretta gestione. Se il viaggio, infatti, non è amministrato correttamente il consumo della scorta di combustibile è notevole, con un impatto ambientale ed economico conseguentemente immenso.
  3. Un albergo a cinque stelle in Sri Lanka, che è stato il primo hotel ad essersi certificato ISO 50001 nel suo Paese a seguito della decisione presa dalla direzione, che ha visto in questa norma un‘opportunità per ridurre i consumi energetici, soprattutto in previsione dell‘aumento dei costi e della limitazione di approvvigionamento energetico in Sri Lanka. L‘albergo, per il quale si prevede una riduzione dei consumi energetici pari all‘8% con conseguente alleggerimento della spesa energetica, adesso è, così, in grado di gestire effettivamente i consumi energetici senza compromettere il comfort riservato ai suoi ospiti, ritenendo di riuscire anche a soddisfare i target energetici, attuali e futuri, previsti dalla legislazione sulla riduzione delle emissioni dei gas serra.
  4. Un campus universitario in Irlanda, che costituisce la prima università al mondo, nonché la prima struttura pubblica in Irlanda, ad essere stata certificata ISO 50001. Con l‘aiuto della norma, infatti, l‘università è riuscita a sviluppare il suo programma di gestione dell‘energia in solo quattro mesi. Un campus universitario comprende numerosi edifici ed una bolletta energetica altrettanto importante, quindi, pur essendo già impegnato da oltre vent‘anni in una gestione oculata delle risorse energetiche, mediante anche l‘impiego di tecnologie avanzate, è tuttavia soltanto ora che i suoi sforzi stanno ottenendo i migliori risultati grazie proprio alla certificazione ISO 50001, che ha concesso l‘opportunità di identificare nuove modalità di gestione dell‘intero complesso, tra cui l‘impiego di gas naturale per il riscaldamento degli edifici, con il conseguente abbattimento dei costi del 5,2% nei sei mesi invernali.

I quattro esempi sopra riportati dimostrano come, per ottenere i risultati sperati, sia sufficiente l‘adozione di alcuni accorgimenti e misure, selezionate in base alle rispettive esigenze e che consentono di andare efficacemente incontro ai requisiti richiesti dalla norma in questione e di conseguire un riscontro effettivo, sia in termini energetici che finanziari: l‘impiego di illuminazione al LED o comunque a basso consumo; l‘uso intelligente del sistema di raffrescamento, in modo da garantire il refrigerio solo nelle aree dove è effettivamente richiesto; l‘utilizzo di macchinari specifici solo a pieno carico e in determinate fasce orarie; la manutenzione periodica dei macchinari; la pulizia regolare dei filtri, là dove presenti; l‘istallazione del solare termico, del fotovoltaico e delle turbine eoliche; un adeguato isolamento delle superfici più esposte; ultima ma non meno importante, un‘adeguata formazione dello staff coinvolto al fine di sensibilizzarlo su questo tema ed ottenere la sua piena e consapevole collaborazione.

 [Fonte: CTI]

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