Cosa sono i Certificati Bianchi

I Titoli di Efficienza Energetica (TEE) più noti come Certificati Bianchi sono veri e propri titoli negoziabili che attestano i risparmi energetici conseguiti negli usi finali di energia e in correlazione ai quali vengono emessi dal Gestore dei Mercati Energetici (GME). In altri termini, semplificando al massimo i concetti, chi realizza un intervento di efficienza energetica riceve dal GME, previa opportuna richiesta, un numero di Certificati Bianchi corrispondenti al quantitativo di energia risparmiata.

Tali certificati possono essere liberamente venduti ai soggetti, come i grandi distributori di energia, che per legge sono obbligati a conseguire ogni anno determinati obiettivi di risparmio energetico e per i quali, l’acquisto di tali titoli, può certificare la copertura della quota di risparmio eventualmente non raggiunta.

Il meccanismo tende ad assicurare globalmente il raggiungimento degli obiettivi annuali di efficienza energetica incentivando azioni d’ammodernamento, razionalizzazione e riduzione dei costi energetici in diversi settori di attività.

I TEE sono vendibili esclusivamente sul mercato telematico gestito dallo stesso GME e a cui sono ammessi solo soggetti accreditati quali grandi distributori di energia, società dotate di Energy manager, nonché le cosiddette ESCo (Energy Service Company) che realizzano interventi di efficienza energetica per conto di terzi quali gli utenti finali.

Quanto valgono

Ogni Certificato Bianco (TEE) ha il valore di un TEP (tonnellata equivalente di petrolio risparmiata che è l’unità convenzionale di misura utilizzata nei bilanci energetici). Sul piano economico la quantificazione del TEE è legata all’andamento del mercato su cui transitano gli scambi. Nell’ultimo biennio comunque il valore medio annuo dei Titoli di Efficienza Energetica è risultato intorno ai 100 euro per ogni TEE. Sotto questo punto di vista i Certificati bianchi rappresentano un beneficio economico che si aggiunge a quello derivante dal risparmio energetico e assume pertanto un’ulteriore opportunità economica.

Valutazione della possibilità che le autovetture a trazione elettrica/ibrida o Alimentate a Metano/GPL possano accedere al meccanismo dei Certificati Bianchi

Tabella riepilogativa:

 

Scheda tecnica Autovetture Note
42E Trazione elettrica sistema di accumulo elettrico (batterie) a bordo ricaricabile dalla rete
43E Trazione ibrida integrino un motore a combustione interna con uno o più motori/generatori elettrici alimentati da uno o più sistemi di accumulo elettrico (batterie e/o supercondensatori).
44E Alimentate a metano sia solo a gas che a doppia alimentazione metano-carburante tradizionale (benzina o gasolio).
45E Alimentate a GPL sia solo a gas che a doppia alimentazione GPL-carburante tradizionale (benzina o gasolio).

la procedura dei TEE è applicabile solo a vetture per il trasporto privato di persone, appartenenti ai segmenti A (City Car), B (Utilitarie), C (Medie), D (Medio Grandi).

Cumulabilità

I certificati bianchi non sono cumulabili con altri incentivi, comunque denominati, a carico delle tariffe dell’energia elettrica e del gas e con altri incentivi statali, fatto salvo, nel rispetto delle rispettive norme operative, l’accesso a:

  • fondi di garanzia e fondi di rotazione;
  • contributi in conto interesse;
  • detassazione del reddito d’impresa riguardante l’acquisto di macchinari e attrezzature.

I Certificati Bianchi non sono cumulabili con altre forme di incentivo come gli Eco bonus per la sostituzione di veicoli inquinanti ma sono sommabili con eventuali contributi regionali.

Il calcolo dei risparmi viene determinato dalla differenza tra il consumo specifico dell’autovettura di riferimento ed il consumo specifico dell’autovettura elettrica per la quale si sta valutando il risparmio energetico, moltiplicato per la percorrenza annua.

Per effettuare tale calcolo si devono considerare i dati di consumo specifico dichiarati dal costruttore e pubblicati ogni anno, per tutte le autovetture presenti sul mercato italiano, dal Mise nella “Guida sul risparmio di carburanti e di emissioni CO2 delle autovetture”.

Il calcolo per determinare il risparmio energetico ottenibile dalla vendita di una vettura elettrica in luogo di una tradizionale è dato, secondo le indicazioni fornite dall’ENEA, «…dalla differenza tra il consumo specifico (consumo per km) dell’autovettura di riferimento e il consumo specifico (consumo per km) dell’autovettura elettrica per la quale si sta valutando il risparmio energetico, moltiplicato per la percorrenza annua».

Il risparmio stimato sui veicoli attualmente sul mercato varia tra 0,36 e 0,19 tep/vei-anno pari a 3,6 e 1,9 tep nel corso della vita tecnica pari a 10 anni».

PER INFORMAZIONI SULL’ OTTENIMENTO DELL’INCENTIVO:

info [@]energyinlink.it

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