Dal 2013 sono stati avviati 143 provvedimenti di annullamento in autotutela, di cui 120 relativi a PPPM. Dei 143 annullamenti avviati 114 sono stati chiusi, di cui 106 relativi a PPPM e 8 relativi a RVC standard o analitiche. Per 29 sono in corso le interlocuzioni con le aziende.

Dei 114 annullamenti conclusi 22 hanno avuto esito positivo e 92 hanno previsto un annullamento.

Dei 92 procedimenti annullati in 20 casi l’operatore ha ritenuto di non rispondere alla lettera di interlocuzione o ha ritirato il progetto.

Su un totale di nuovi progetti approvati (circa 37.000), per il medesimo periodo, che genereranno circa 7.700.000 TEE/anno, di cui circa 6.300.000 TEE/anno relativi alle sole PPPM, gli annullamenti effettuati a meno dei casi in cui non abbiamo ricevuto risposta (72) avrebbero generato potenzialmente un risparmio di 216.700 TEE/anno (2,8% sul totale – 3,4% sulle sole PPPM).

Gli annullamenti avviati per i quali è in corso l’interlocuzione con gli operatori hanno un potenziale massimo di circa 250.000 TEE/anno – (Dati aggiornati al 30/09/2016).

[Fonte:GSE]

NOTE: Autotutela amministrativa – Legge Madia 124/2015
Con il concetto di autotutela amministrativa decisoria si suole fare riferimento al potere di una pubblica amministrazione (P.A.) di modificare o annullare un proprio provvedimento già adottato a seguito di un procedimento di riesame (c.d. “procedimento di secondo grado”) dal quale scaturisce un nuovo provvedimento che assume, il più delle volte, le forme della revoca o dell’annullamento d’ufficio.

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