Prorogata la Nuova Sabatini, coperte anche le spese per il fotovoltaico

Dal 2 gennaio ha riaperto lo sportello per le piccole e medie imprese per la presentazione delle domande di accesso ai contributi della «Nuova Sabatini», istituita nel 2013 dal ministero dello Sviluppo economico (Mise) per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature. Lo strumento è stato rifinanziato con nuove risorse per 560milioni di euro e prolungato di due anni fino a fine 2018.

Il Mise ha comunicato che sono a oggi oltre 19 mila le domande di agevolazione presentate dalle piccole e medie imprese, per un ammontare di contributo concesso superiore a 360 milioni di euro.


I contributi della Nuova Sabatini coprono anche le spese per un impianto fotovoltaico. Come specificato nelle «Faq» del sito ministeriale, infatti, «Fatta eccezione per le imprese che svolgono attività di produzione di energia, per le quali è ammissibile il singolo acquisto di un impianto fotovoltaico, per le imprese che svolgono attività diverse dalla produzione di energia l’acquisto di un impianto fotovoltaico deve far parte di un investimento in beni strumentali all’attività svolta configurabile in una delle tipologie previste dal regolamento comunitario di riferimento.

Ciò premesso, l’acquisto di un impianto fotovoltaico è considerata spesa ammissibile alle agevolazioni, laddove rientri nel concetto di “impianti”, come chiarito nelle varie risoluzioni dell’Agenzia delle entrate (cfr. circolare 19 dicembre 2013 n. 36/E; circolare 19 luglio 2007, n.46/E; circolare 11 aprile 2008, n.38/E), quindi macchinari, impianti diversi da quelli infissi al suolo, ed attrezzature varie, classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2 e B.II.3 dello schema previsto dall’art. 242.

 

 

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