DOCUMENTAZIONE DI CERTIFICAZIONE ANTIMAFIA PER IL GSE

L’informativa antimafia è un documento che attesta la sussistenza, o meno, in capo a persone fisiche o giuridiche, di eventuali tentativi di infiltrazione mafiosa tendenti a condizionare le scelte e gli indirizzi delle attività di impresa.

DECRETO LEGISLATIVO 6 settembre 2011, n. 159  Codice delle leggi antimafia e delle misure di  prevenzione,  nonche’ nuove disposizioni in materia di documentazione  antimafia,  a  norma degli articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010, n. 136. (11G0201)

La procedura è regolamentata dal D. Lgs. 159/2011 (art. 99, comma 2-bis) – Il GSE ha l’obbligo di acquisire dalle Prefetture la documentazione antimafia, tramite le Prefetture, per tutti gli operatori che ricevono incentivi per un importo superiore a €150.000,00 , calcolato per l’intera durata del periodo incentivante. Quindi anche un piccolo impianto fotovoltaico di potenza superiore a 20kW potrebbe essere interessato dall’obbligo annuale.

CHI SONO I SOGGETTI INTERESSATI AD INVIARE AL GSE IL CERTIFICATO ANTIMAFIA

Sono sottoposti alla normativa dell’antimafia i soggetti individuati dal D. Lgs. 159/2011 e smi. Ricadono in tale normativa le persone fisiche e giuridiche che titolari di convenzione incentivante per un valore che supera i 150.000 euro sull’intero periodo incentivante. Non sono contemplati alcuni soggetti istituzionali quali le amministrazioni e gli enti pubblici.

COME SI INVIA IL CERTIFICATO ANTIMAFIA AL GSE

L’invio della documentazione richiesta per l’antimafia va inviata al Gse esclusivamente tramite il portale GWA – Da luglio 2017 è stata aperta sul portale una nuova sezione per l’invio della documentazione – sezione denominata “Documentazione Antimafia” (GDA)

COSA BISOGNA INVIARE AL GSE

L’operatore, ai fini dell’acquisizione da parte del GSE dell’informativa antimafia, deve trasmettere:

  • la dichiarazione sostitutiva del certificato di iscrizione alla Camera di Commercio, dalla quale risultino i soggetti da controllare a norma dell’art. 85 del D.Lgs. 159/2011 (cfr. Allegato 1);
  • la dichiarazione sostitutiva redatta ai sensi del DPR 445 del 2000, a cura dei medesimi soggetti obbligati, riferita ai loro familiari conviventi di maggiore età (cfr. Allegato 2). Tale dichiarazione deve essere trasmessa anche nel caso in cui non siano presenti familiari conviventi.

Le suddette dichiarazioni devono essere corredate dalla copia del documento di riconoscimento in corso di validità di ciascuno dei soggetti dichiaranti e non possono essere oggetto di delega.

È, inoltre, possibile presentare:

  • l’istanza di esenzione dall’obbligo di presentazione della documentazione antimafia, nel caso in cui l’operatore ricada in una delle fattispecie di cui all’art. 83, comma 3, del D.Lgs. 159/2011 e s.m.i.;
  • dichiarazione d’iscrizione nella White List tenuta dalla Prefettura territorialmente competente, nel caso in cui l’operatore sia iscritto ad essa (è necessario indicare il settore specifico e la data di iscrizione o di aggiornamento della medesima). Si ricorda che l’iscrizione agli elenchi White List è a carattere volontario e conserva efficacia per 12 mesi. L’istanza di rinnovo deve essere presentata dall’operatore economico alla Prefettura competente almeno trenta giorni prima della data di scadenza dell’iscrizione.

OGNI QUANTO VA INVIATA LA DOCUMENTAZIONE

La documentazione inviata per l’antimafia ha validità di 12 mesi dalla data del rilascio.

I documenti per l’antimafia devono essere aggiornati sul portale del Gse con cadenza annua dalla data del rilascio allegando di nuovo la documentazione richiesta, anche se non ci sia stata alcuna variazione dell’assetto societario o dei componenti del nucleo familiare.

Inoltre la documentazione deve essere rinnovata qualora ci sia una variazione di assetto societario.

Non è accettato l’invio del solo documento valutato carente, ma serve inviare la dichiarazione completa in tutte le parti.

LETTERA SOSPENSIONE – Il GSE, in mancanza della trasmissione della documentazione necessaria ai controlli antimafia, debitamente compilata, sottoscritta e corredata dei documenti di identità in corso di validità di ogni dichiarante, procede cautelativamente alla sospensione delle convenzioni e di ogni forma di incentivazione in essere. In tal caso, l’operatore dovrà trasmettere attraverso il portale WEB dedicato la documentazione necessaria ai controlli antimafia verificando la correttezza di tutti i dati richiesti.

Le convenzioni verranno riattivate a seguito delle opportune verifiche sulla nuova documentazione e della trasmissione della documentazione antimafia alla Prefettura – UTG competente attraverso la Banca Dati Nazionale Antimafia.

Vi invitiamo a contattarci per richiedere un consulto gratuito e valutare insieme eventuali soluzioni su misura per rimanere sempre aggiornati ed evitare la sospensione dell’incentivo. 

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