ENEA, l’Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, ha pubblicato in data 11/05/17 le Linee Guida ufficiali per il monitoraggio energetico nel settore industriale per le diagnosi energetiche in ottemperanza a quanto previsto dal D.Lgs.102/2014.
Tutti i soggetti obbligati alla diagnosi nel 2015 dovranno implementare un sistema di monitoraggio energetico entro fine 2017: a partire dalla diagnosi successiva, dovranno infatti essere installati degli strumenti di misura dedicati alla rendicontazione dei consumi energetici dei reparti e servizi aziendali.
MONITORAGGIO ENERGETICO: OBBLIGO O OPPORTUNITÀ?
Considerando la prospettiva di un’azienda, il monitoraggio energetico non deve essere visto unicamente come obbligo, ma offre innumerevoli vantaggi. I principali verranno esplicitati qui di seguito:
1) Analisi e ripartizione dei consumi energetici aziendali
2) Corretta allocazione dei costi energetici sui prodotti-servizi aziendali
3) Individuazione di opportunità di efficientamento ed eliminazione degli sprechi
4) Individuazione di anomalie e programmazione della manutenzione.
Premesso che è impossibile gestire al meglio qualcosa di cui non si ha la misura e non si conosce l’entità, nella maggior parte delle realtà aziendali manca la consapevolezza di come viene effettivamente utilizzata l’elettricità consumata: il monitoraggio energetico è fondamentale per tutti coloro che vogliano intraprendere un cammino verso l’efficienza energetica.
L’obiettivo principale del percorso di efficienza sarà la riduzione dei consumi con conseguente risparmio in bolletta. Vi saranno tuttavia molti altri benefici diretti ed indiretti, quali l’aumento della sostenibilità ambientale e l’efficienza produttiva stessa.
Il monitoraggio energetico è quindi alla base di una corretta fotografia dei consumi aziendali (prima parte di una diagnosi energetica) e dell’implementazione delle successive azioni (seconda parte di una diagnosi energetica).
Tenere monitorati i principali parametri energetici serve anche a convalidare gli studi di fattibilità su possibili interventi di efficientamento. Dati alla mano si avrà uno strumento chiaro di analisi della situazione “ante” e “post” intervento permettendo una puntuale registrazione degli indici di performance energetica.
SOGGETTI OBBLIGATI E SOGLIE MINIME DI COPERTURA
Le linee guida indicano come soggetti obbligati all’ implementazione di un piano di monitoraggio energetico permanente le imprese obbligate alla Diagnosi Energetica, secondo il D.Lgs. 102/2014, che abbiano un consumo di energia riferito al sito produttivo superiore a 100 TEP. Qualora l’impresa fosse multisito, sarà necessario svolgere un’ulteriore analisi di clusterizzazione per definire quali siti siano soggetti all’obbligo.
ENEA definisce i livelli di copertura minimi richiesti per i dati misurati, rispetto al totale dei consumi ripartiti per attività principali, servizi ausiliari e servizi generali. La copertura per i siti industriali è decrescente con il consumo totale dell’impianto, come riportato nella tabella sottostante:
DEADLINE – TEMPISTICHE PER IMPLEMENTARE IL SISTEMA DI MONITORAGGIO
Inoltre le Linee Guida prevedono che per tutti i soggetti obbligati che hanno realizzato la diagnosi nel corso del 2015, il sistema di misura energetica dovrà essere operativo a partire dal 01/01/2018. Sarà infatti necessario avere il 2018 come anno di misure prima della prossima diagnosi a partire dal 2019.
Analogamente per coloro che effettueranno la diagnosi nell’anno n ENEA stabilisce “devono possedere un sistema di monitoraggio che consenta di rispettare le percentuali indicate in tabella e che risulti attivo dal 01/01/n+3”.
ENEA pubblica le “Linee Guida per il Monitoraggio nel settore industriale per le diagnosi energetiche ex art. 8 del d.lgs. 102/2014” sul portale efficienza energetica.
Il documento è frutto del lavoro e del confronto emerso dai Tavoli tecnici sull’applicazione del Decreto Legislativo n.102 del 2016.
Linee Guida Monitoraggio versione 05 febbraio 2018
E’ quindi opportuno attivarsi da subito per definire quali siano le integrazioni da attuare con quanto già presente in azienda. Per fare questo il consiglio è di farsi supportare da consulenti specializzati nell’efficienza e monitoraggio energetico.