Il Responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia, più conosciuto come Energy Manager (EM), è la figura professionale che all’interno di una azienda o Ente Pubblico è responsabile di tutti gli aspetti relativi alla gestione energetica.
Questa figura nasce in seguito della crisi petrolifera del 1973, nata come conseguenza della cosiddetta “Guerra del Kippur” (attacco Siriano ed Egiziano contro Israele durante il giorno di festa Ebraico dello Yom Kippur) e del blocco della produzione da parte dei paesi Arabi dell’Opec (OAPEC). L’altra notevole conseguenza a livello internazionale è la nascita dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) come coagulatore degli sforzi dei Paesi OCSE e controparte dell’OPEC.
In Italia l’Energy Manager è stato introdotto con la Legge 10 del 1991 ed ha un ruolo prezioso nel contribuire al contenimento dei costi energetici delle aziende.
La figura dell’EM è obbligatoria per le Aziende che “nell’anno precedente hanno avuto un consumo di energia rispettivamente :
superiore a 10.000 tonnellate equivalenti di petrolio per il settore industriale
Superiore a 1.000 tonnellate equivalenti di petrolio per tutti gli altri settori” (Comma 1, Legge 10/91).
Teniamo a sottolineare che il fatto che il Legislatore non abbia reso questa figura vincolante per le aziende con consumi inferiori non significa che l’Energy Manager non sia necessario anche ad esse.
Si è trattato infatti semplicemente di mettere un limite inferiore nei consumi delle Aziende, senza voler tuttavia oberare di obblighi le Piccole e Medie Imprese (PMI) che si sarebbero dovute trovare un Energy Manager al proprio interno.
La Legge 10/91 precisa:
“La mancanza della comunicazione di cui al comma 1 esclude i soggetti dagli incentivi di cui alla presente legge”.
In particolare quindi le imprese che non hanno un proprio EM non possono richiedere i Titoli di Efficienza Energetica (TEE o Certificati Bianchi) direttamente.
La soluzione per avere un Energy Manager dedicato alla propria Azienda, potendo trarre così beneficio dal suo operato in termini di analisi dei costi energetici, negoziazione delle forniture, riduzione dei consumi o incentivazioni quali i TEE, è la nomina di un Energy Manager esterno o Energy Manager “in affitto”.
L’Energy Manager esterno, pur seguendo in maniera continua nel tempo l’Azienda e potendone approfondire le tematiche e specificità, non è un dipendente proprio dell’Azienda e non grava quindi interamente sui costi generali aziendali. Inoltre, essendo un professionista che opera su più Clienti, conosce molteplici tematiche e situazioni e può così fare una cross-diffusion di esperienze. Infine, lo stretto contatto con la realtà della specifica Azienda, gli consente di poter seguire nel tempo la situazione e contribuire al miglioramento continuo della situazione energetica dell’Azienda stessa, in linea con quanto preconizzato dalle norme di qualità e in particolare dalla ISO 50001 Sistema di Gestione Energia.