Diagnosi preliminare

La diagnosi preliminare e la più semplice e rapida forma di diagnosi. Richiede un numero limitato di interviste con il personale che opera nel sito, un elenco delle principali infrastrutture, delle utenze elettriche e altri dati per acquisire con gli edifici e identificare le principali aree di dispersione e inefficenza energetica. Tipicamente durante questo tipo di diagnosi verranno esaminati solo i problemi principali. Le misure correttive saranno descritte in modo sintetico e si elaborerà una rapida stima dei costi di implementazione, del potenziale risparmio e del periodo di ritorno dell’investimento. Il livello di dettaglio, sebbene non sufficiente per decidere se adottare le misure proposte, sarà adeguato a stabilire quale priorità assegnare ai progetti di efficenza energetica e a evidenziare se si e se si renda necessaria una diagnosi più approfondita.

Diagnosi generale

Rispetto alla diagnosi preliminare descritta nel paragrafo precedente, la diagnosi generale aggiunge una raccolta dettagliata di informazioni sulle infrastrutture e una valutazione più approfondita delle misure di risparmio energetico identificate. La diagnosi prevede la raccolta dei dati relativi ai consumi delle utenze per un periodo che va da 12 ai 36 mesi, per consentire di valutare il fabbisogno energetico della struttura e i profili di utilizzo dell’energia. Spesso viene effettuata una misurazione addizionale per quegli impianti che presentano elevati consumi energetici, in modo da disporre di informazioni aggiuntive. Vengono effettuate anche interviste approfondite con il personale operativo per comprendere meglio il comportamento; energetico dei sistemi e vengono analizzate le variazioni giornaliere e annuali di richiesta e consumo energetico.

Questa tipologia di diagnosi è in grado di identificare tutte le misure di risparmio energetico esistenti per un determinato impianto. Viene effettuata una analisi economica dettagliata per ciascun intervento, basandola sui costi di implementazione stimati e sui risparmi specifici per ogni determinato impianto, in relazione al tipo di investimento preferito dal cliente. Viene fornito un livello di dettaglio sufficiente a giustificare l’implementazione del progetto.

 

Diagnosi economica

Nella maggior parte delle aziende l’aggiornamento di una infrastruttura energetica deve confrontarsi con altri investimenti non collegati all’energia. Entrambe queste tipologie di investimenti vengono valutate utilizzando lo stesso criterio di investimento generalmente basato sul ritorno dell’investimento atteso (Return Of investment – ROI). I risparmi operativi attesi dall’implementazione di progetti energetici devono essere sviluppati in modo da fornire un alto grado di sicurezza dell’investimento. Infatti gli investitori spesso richiedono investimenti garantiti. La diagnosi economica, chiamata anche analisi tecnica, rispetto alla diagnosi generale descritta nel paragrafo precedente, fornisce un modello dinamico delle modealità di utilizzo dell’energia riferito alla situazione attuale e a quella successiva all’implementazione delle misure di risparmio energetico.Il modello dell’edificio viene calibrato utilizzando i dati di base provenienti dalle misure effettive sulle quali vengono calcolati i risparmi operativi prodotti dalle misure proposte. In questa diagnosi viene prestata ancora maggiore attenzione alla comprensione delle caratteristiche degli impianti e di tutti i sistemi che consumano energia, ma anche alle situazioni che causano una variazione nel profilo di carico sia su bse giornaliera che annuale. I dati esistenti relativi elle utente energetiche vengno potenziati con ulteriori misurazioni rivolti ai principali sistemi che consumano energia e con il monitoraggio delle caratteristiche operative degli stessi.

 

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