Venerdì, 31 Luglio 2015

Il meccanismo dei Certificati Bianchi rappresenta una delle prime esperienze, a livello internazionale, di applicazione di uno strumento di mercato alla promozione dell’efficienza energetica negli usi finali.

Dall’avvio del meccanismo sono stati emessi oltre 31 milioni di titoli e contabilizzati più di 20 Mtep di risparmi di energia primaria.

Il documento ha l’obiettivo di illustrare le linee di riforma del sistema che il Ministero dello sviluppo economico, di concerto con il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, ha definito per un uso più efficiente ed efficace delle risorse, così come previsto dalla legge e in vista degli obiettivi nazionali da raggiungere al 2020.

Tutti i soggetti interessati possono trasmettere osservazioni e proposte all’indirizzo e-mail certificatibianchi@mise.gov.it.

La consultazione è aperta fino al 30 settembre 2015.

Allegato

L’aggiornamento delle Linee Guida, in attuazione di quanto previsto dall’art.7 del D.lgs. 102/2014, è finalizzato a superare alcune rilevanti criticità incontrate in fase di attuazione, quali:

  1. il rischio di conteggiare risparmi e attribuire certificati per risparmi futuri o solo potenziali, che potrebbero non essere realizzati a causa di dismissioni o riqualificazioni anticipate degli impianti dovute, ad esempio, all’andamento del mercato o a logiche di obsolescenza commerciale e tecnologica del bene; ciò comporta un rischio molto elevato per il sistema e comunque un fenomeno di sovrastima del risparmio effettivamente prodotto, difficile da gestire;
  2. la necessità di aggiornare il ruolo, le conseguenti responsabilità ed i diritti nei confronti del GSE di quelli che le attuali Linee guida chiamano “soggetto proponente” e “cliente partecipante”;
  3. la necessità di una metodologia più oggettiva, o comunque maggiormente definita ex-ante, per la valutazione dei progetti dei settori industriali e infrastrutturali, in modo da orientare fin dall’inizio il proponente su cosa debba assumere come baseline, a vantaggio dell’efficacia e della rapidità della successiva procedura di valutazione e per evitare il fenomeno della sovra-allocazione;
  4. l’assenza di una modalità efficace per tener conto dell’evoluzione tecnologica nel corso della vita del progetto, che dovrebbe portare a rivedere la durata del sostegno pubblico o comunque a non assumere necessariamente l’intera vita tecnica (peraltro potenziale) come parametro uniforme di riferimento.

Si considera, pertanto, urgente procedere ad un aggiornamento delle Linee Guida al fine di:

  • promuovere le competenze dei soggetti ammessi, come già previsto all’art.12, comma 5, del D.lgs. 102/2014, che introduce l’obbligo di certificazione UNI 11352 e UNI CEI 11339;
  • eliminare i rischi di sovra-remunerazione;
  • premiare le tecnologie più efficienti attraverso una più chiara definizione del principio di addizionalità;
  • razionalizzare, armonizzare e differenziare opportunamente i diversi strumenti di sostegno dell’efficienza energetica vigenti, al fine di indirizzare correttamente le risorse a disposizione;
  • rivedere le modalità per il riconoscimento dei titoli di efficienza energetica al fine di eliminare il rischio di riconoscerli per risparmi che potrebbero non essere realizzati;
  • aggiornare i ruoli del soggetto presentatore del progetto e del soggetto realizzatore dell’investimento;
  • precisare le modalità di effettuazione dei controlli.

[Fonte:MiSE]

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